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Development

Tra UX e Blockchain - Alias Group alla Seasonal School FoodSystem 5.0

Tecnologie arcaiche, blockchain e user experience per una filiera dell’olio EVO trasparente e condivisa



Dal 19 al 21 giugno, Alias Group ha partecipato alla Seasonal School FoodSystem 5.0, promossa dalla Regione Campania e ospitata nel cuore del Cilento. Un contesto fertile — nel senso più pieno del termine — in cui si è costruito un confronto tra tecnologie arcaiche e innovazione digitale, con l’obiettivo di creare nuovi strumenti per supportare le comunità agricole nell’evoluzione dei propri modelli produttivi.


Il progetto è stato coordinato da Domenico Cafarelli, CEO & Founder di Alias Group, che ha guidato le attività di confronto e co-design tra stakeholder pubblici, agricoltori, sviluppatori e ricercatori.


Alias Group ha partecipato come partner attivo, con i dipartimenti Alias Design Studio e Alias Development, per la progettazione e lo sviluppo della futura piattaforma digitale per la tracciabilità e valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva prodotto dalla Cooperativa Nuovo Cilento, che fungerà da caso studio pilota.



Gli attori coinvolti: un ecosistema di competenze

La Seasonal School ha rappresentato un punto d’incontro tra esperienze, professionalità e visioni complementari. Al centro del lavoro, un team multidisciplinare formato da:



  • Alex Giordano, direttore scientifico di RuralHack e promotore dell’approccio “tecnologie arcaiche + innovazione sociale”, figura chiave nella visione strategica del progetto;


  • Giuseppe Tomei, fondatore di Proxim.ai, esperto di infrastrutture blockchain applicate a sistemi di tracciabilità e trasparenza;


  • Andrea Galante, co-fondatore della cooperativa Primo Principio, responsabile della gestione e installazione delle infrastrutture IoT nei campi della Coop. Nuovo Cilento per il monitoraggio avanzato;



  • Ricercatori del Societing Lab (Università degli Studi di Napoli Federico II), a supporto della metodologia partecipata e del trasferimento delle conoscenze.


Ognuno ha portato una prospettiva unica su aspetti cruciali del progetto: agronomia, territorio, dati, software, design, sostenibilità. Una collaborazione che ha posto le basi per costruire un modello replicabile e scalabile in contesti rurali.



Il contesto: una filiera da rendere leggibile

Durante la Seasonal School, il team ha mappato in dettaglio l’intera filiera dell’olio: dalla raccolta al frantoio, fino all’imbottigliamento e alla distribuzione. Un processo complesso, ricco di variabili e documentazione: codici CUAA, dati di acidità, DOP e BIO, certificazioni ISO, analisi NIR, schede di molitura, centraline IoT e variabili pedoclimatiche.


Diagramma delle fasi di lavorazione delle olive: raccolta, pesatura, lavaggio, molitura. Caratteristiche e testi evidenziano le fasi dalle olive al prodotto finale.

Tutte queste informazioni esistono, ma spesso non sono accessibili, strutturate né condivise in modo efficace. Ed è proprio qui che entrano in gioco la blockchain e la user experience design.



La blockchain per la trasparenza e il valore

La blockchain rappresenta la tecnologia abilitante per garantire sicurezza, tracciabilità e trasparenza lungo tutta la filiera agricola. Attraverso un sistema distribuito e immutabile, è possibile registrare eventi fondamentali come:

  • l'ingresso delle olive al frantoio

  • la molitura associata a un lotto univoco

  • i risultati di analisi chimiche e sensoriali

  • l'origine e la qualità del terreno

  • i flussi dell’olio nelle botti

Come ha spiegato Giuseppe Tomei di proxim.ai, ogni dato certificato in blockchain diventa un oggetto tracciabile, firmato digitalmente e non alterabile, a disposizione degli stakeholder ma soprattutto del consumatore finale, che potrà finalmente verificare con un click la storia del prodotto che acquista.



Ma se i dati non si capiscono, non servono: entra in gioco la UX

Come ha sottolineato Camilla Palange, Project Manager di Alias Group:

“La tecnologia è un mezzo, ma senza una buona esperienza utente resta inaccessibile. Lavoreremo fianco a fianco con le aziende per costruire una dashboard che sia davvero uno strumento utile, non solo una vetrina.”

La User Experience Design (UX) è l’insieme delle metodologie che consentono di progettare un’interazione chiara, fluida e centrata sui bisogni reali degli utenti. Nel progetto Foodsystem 5.0, Alias Group applicherà un processo UX iterativo e partecipato, che comprende:

  • Ricerca qualitativa con le aziende agricole coinvolte (interviste, bisogni, mappatura)

  • Prototipazione e test di interfacce a bassa e alta fedeltà

  • Percorsi guidati, visualizzazioni comprensibili e strumenti di navigazione assistita

  • Accessibilità, chiarezza lessicale e semplificazione delle scelte


L’obiettivo è trasformare la complessità dei dati certificati in blockchain in esperienze informative, semplici e fruibili, dando senso e valore alle informazioni.



Il Self-Assessment: mappare la maturità digitale delle aziende

Alias Group si occuperà inoltre di progettare e sviluppare lo strumento di self-assessment che sarà integrato all’interno della dashboard digitale. Lo strumento permetterà alle aziende agricole di valutare, in autonomia, il proprio grado di maturità digitale rispetto all’adozione di strumenti innovativi, a partire dalla blockchain.

“Ogni scelta di design e sviluppo sarà orientata a garantire semplicità d’uso, chiarezza dei contenuti e percorsi personalizzati”, ha dichiarato Palange.

Il self-assessment sarà pensato per essere modulare, personalizzabile e facilmente estendibile anche ad altri settori agricoli, con l’obiettivo di facilitare l’adozione di tecnologie complesse in contesti rurali, spesso lontani dal mondo digitale.



Un ecosistema di innovazione partecipata

L’intero progetto rappresenta un modello di innovazione condivisa e radicata nei territori. La visione multidisciplinare di Alias Group — che integra sviluppo software, design strategico e comunicazione — ha permesso di costruire un primo prototipo partecipativo che sarà validato nei mesi successivi in campo, insieme agli agricoltori.

Come ha dichiarato Domenico Cafarelli, CEO & Founder di Alias Group:

“Aumentare il numero di elementi tracciabili e certificarli in blockchain, garantendo sempre un accesso ai dati trasparente e facile da leggere, sarà la chiave della porta che aspettavamo di aprire in campo agricolo.”

In altre parole, la combinazione tra tecnologie distribuite e design centrato sull’utente non solo permette di costruire fiducia lungo la filiera, ma abilita nuovi modelli di valorizzazione economica e culturale dei prodotti locali.


Alias Group continuerà ad essere parte della trasformazione digitale del progetto, realizzando una piattaforma scalabile, sicura e interoperabile, capace di raccontare con trasparenza e bellezza il valore dell’agricoltura del futuro.


 
 
 

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